La Regionale è la grande mostra collettiva che riunisce i lavori delle artiste e degli artisti provenienti dal Ticino e dal Grigioni italiano

Villa Ciani, Lugano
8.12.2023 — 28.01.2024

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Seconda edizione

8.12.2023—28.01.2024 ↘

Esposizione
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Artiste/i in mostra

Abdelaziz Zerrou ↘


(1982, Casablanca) vive e lavora a Vira Gambarogno. È cresciuto in Marocco e ha studiato presso l'Istituto Nazionale di Belle Arti di Tétouan. La sua pratica artistica comprende video, installazioni e disegni. È interessato alle figure simboliche universali e alla loro rappresentazione grafica, offre nuove prospettive utilizzando icone simboliche di superstizione profondamente radicate nella cultura popolare. Ha ricevuto diversi premi, tra cui il HYam Hydra. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, fra cui a: Musée Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea, Rabat; Musée de la Photographie et des Arts Visuels, Marrakech; New Art Exchange Museum, Nottingham.

Andrea Marioni ↘


(1986, Monaco), vive a Bienne. Si ispira alla definizione di artista proposta da Marshall McLuhan, secondo cui «Il criminale, come l'artista, è un esploratore sociale». Attraverso un approccio ibrido tra performance, fotografia, installazioni, forme grafiche, radiofonia e poesia, l’atto di creazione nasce sempre dal non detto, il trauma, il represso, spesso esprimendo ciò che la mente rifiuta di pensare. Le sue opere sono spesso presentate come piccoli mondi o attività di start-up immaginarie. Dal 2017 è anche attivo come curatore, invitando diverse/i artiste/i a partecipare ad esposizioni non convenzionali, e ha fondato Lumpen Station, una web-radio che offre ad artiste/i e curatrici/curatori la possibilità di esplorare la creazione sonora. Le sue opere sono state presentate a: Cabaret Voltaire, Zurigo; MASI, Lugano; Fri-Art, Friborgo; Monte Verità, Ascona; far° Festival, Nyon; Festival Performance, Varazdin (Croazia).

Annelies Štrba ↘


(1947, Zugo) vive tra Richterswil e Arcegno. È un'artista multimediale con un focus specifico su fotografia, media digitali e video. Attraverso la sua pratica esplora soggetti quali il domestico, il ritratto e il paesaggio sia urbano, sia naturale. Nel complesso di immagini prodotte, viene raccontata una storia personale di vita e relazioni intrecciate, ricordi, reazioni e realizzazioni nostalgiche. Durante la sua carriera ha viaggiato molto, soggiornando a lungo in Giappone, Polonia, Scozia, Parigi e Inghilterra. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, fra cui: Kunsthalle Zürich; Kunsthaus Glarus; Casa Europea della Fotografia, Parigi; Museum of Contemporary Art, Chicago; Kunst(Zeug)Haus, Rapperswil.

Asia Capaldi ↘


(1999, Lugano) vive e lavora a Zurigo, dove frequenta il corso di Master presso la ZHdK. La sua pratica artistica è poliedrica: attraverso performance, happening, pittura e installazione approfondisce ed elabora la cultura popolare e le sfaccettature della contemporaneità. I suoi lavori sono stati recentemente presentati a: Performance, ZHdK Zurigo (2023); PINK, Moon Gallery, Lugano (2020).

Camillo Paravicini ↘


(1987, Poschiavo) vive e lavora a Basilea. Attraverso la sua pratica mette in discussione con umorismo e imprevedibilità tutto ciò che nel settore artistico è considerato vero o certo. Con opere che sembrano sempre maliziose e disinvolte nella loro accuratezza e precisione, capovolge giocosamente le aspettative del pubblico nei confronti dell’arte. Ha esposto in numerose istituzioni museali in svizzera, fra cui a: Museo d’arte dei Grigioni, Coira; Kunstmuseum, Lucerna; mudac, Losanna. Nel 2021 ha vinto il premio Manor Coira.

Davide Barberi ↘


(1998, Locarno) vive e lavora a Milano, dove ha ottenuto un Bachelor presso la NABA-Nuova Accademia di Belle arti, e dove frequenta il biennio in arti visive e studi curatoriali. La sua pratica artistica e il suo immaginario personale sono fortemente influenzati dal suo background rurale, immerso nella quiete e nella natura. Il suo vocabolario visivo si sviluppa intorno ad aspetti fanciulleschi, dando forma a sculture e installazioni che indagano le molteplici modalità di coesione tra essere umano ed elemento naturale. Tra le recenti esposizioni: Il Parlamento delle Cose, PAV Torino (2023); Voicing the Archive, Triennale Milano (2023); (Im)possible Ecologies, Orto Botanico di Roma (2022); ACO1, Magadino art department (2021).

Eleonora Meier ↘


(1977, Mendrisio) vive e lavora a Zurigo. Ha studiato ad Amsterdam presso la Gerrit Rietveld Academie e a Zurigo presso la ZHdK. La sua pratica artistica, che fa uso di pittura e disegno, si concentra sull‘appropriazione e la ricostruzione di architetture effimere che abitano in false prospettive. I suoi dipinti si basano su un sottile equilibrio tra addizioni e sottrazioni costruite in una logica bidimensionale e creano un universo intimo e magico al quale si accede da un’altra realtà. Il suo lavoro è stato esposto a: Museo d’arte, Mendrisio; Passage de Retz, Parigi; KW, Berlino; Likeyou Projects, Zurigo; Hisk, Anversa; De Balie, Amsterdam; Bonnefanten Museum, Maastricht.

Enea Toldo ↘


(1988, Locarno) è cresciuto a Russo e ha studiato presso il Centro scolastico industrie artistiche (CSIA) a Lugano. Alla pittura precede una carriera decennale come graphic designer. La sua pratica è fondata su una riflessione ecologica, grazie all'uso sperimentale di materiali naturali e a basso impatto ambientale, come terra cruda, sabbia e paglia. Nei suoi dipinti affronta urgenti temi attuali come lo smaltimento dei rifiuti, l'estinzione animale e vegetale e l'innalzamento del livello dei mari. Nel 2022 ha ricevuto il premio ExtrArtis Art Prize. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, tra cui: Villaggio Differente, Milano; La Rada, Locarno; ReA! Art Fair, Milano; Fabbrica del Vapore, Milano.

Francesca Sproccati ↘


(1984) è un’artista attiva nel campo della danza contemporanea e delle arti performative, co-fondatrice del movimento TIB – Ticino is Burning. Crea installazioni sceniche che diventano ambienti contemplativi nei quali suono, materia e sensazione stimolano ed esaltano la dimensione dell’ascolto e danno spazio all'incontro tra corpi-materia al di là della performance stessa. Con le sue opere mette in scena uno spazio fragile e irrisolto, lasciando al pubblico la possibilità di completarlo.

Gabriel Stöckli ↘


(1991, Mendrisio) vive e lavora fra Milano e Lugano. Si è laureato in Arti visive e Studi curatoriali alla NABA-Nuova Accademia di Belle arti di Milano. Lavorando esclusivamente con formati analogici e materiali facilmente reperibili nella vita quotidiana pone l'accento su ciò che può essere trasformato con la combinazione delle mani e della mente. Da questo approccio nascono sculture artigianali realizzate con materiale povero o a partire da objets trouvés, e lavori bidimensionali, che sono anche un'estensione dell'artista stesso. Dal 2014 è tra i membri dell’off-space Sonnenstube a Lugano. Ha esposto in Svizzera e all’estero, fra cui a: JCCAC, Hong Kong (2022); Museo Hermann Nitsch, Napoli (2021); Spazio Officina, Chiasso (2020); Schwobhaus, Berna (2020); MAT, Neuchâtel (2019); La Triennale, Milano (2017); La Rada, Locarno (2016).

Giovanna Belossi ↘


(1991, Bellinzona) vive e lavora a Losanna. Ha frequentato il work.master presso la HEAD di Ginevra. La sua pratica artistica multidisciplinare si sviluppa intorno alla ricerca sul tema della visione e sulle forme di linguaggio. Nei suoi lavori esplora i molteplici rapporti tra immagine e immaginazione, forme di linguaggio e credenze personali, sperimentando con i materiali e la dimensionalità. Tra le recenti esposizioni: Too High in The Sky, All Stars Lausanne (2022); The Great in the Small, 13 Vitrine Lausanne (2022); Jardin d’Hiver, MCBA Lausanne (2021); L’éducation sentimentale, Lemme Sion (2021); None of the Above, Centre Pompidou KANAL Bruxelles (2020).

Johanna Kotlaris ↘


(1988, Sciaffusa), vive e lavora a Zurigo. Attraverso performance, video, installazione, scultura e scrittura, il suo lavoro esamina la complessità delle dinamiche delle relazioni interpersonali, le varie energie che ne derivano, e i modi in cui l’essere umano è responsabile di se stessa/o e delle/degli altre/i nelle pratiche di cura e conflitto. Spesso assume ruoli di personaggi immaginari e reagisce al contesto specifico del luogo per raccontare storie di lotta e piacere. Le sue opere sono state recentemente esposte a: Kunstmuseum, Lucerna; Kunsthalle, Berna; Théâtre Arsenic, Losanna; Cabaret Voltaire, Zurigo. Ha beneficiato di residenze presso Rupert a Vilnius; Air Berlin Alexanderplatz, Stiftung BINZ39 Zurigo; F+F Kunstatelier a Zurigo e a Berlino.

Massimiliano Rossetto ↘


(1993) si è laureato in Belle arti e Fotografia contemporanea presso l’Università BLOO di Lione (Francia) e attualmente frequenta il programma di Master di Belle arti presso la ZHdK di Zurigo. Nella sua pratica artistica esplora la complessità dell’interazione umana con l’ambiente e la nozione di paesaggio, mediante la fotografia in grado di espandersi nello spazio attraverso supporti installativi. Rivolge l’attenzione soprattutto a spazi e oggetti modellati dall'attività umana, siano essi costruiti, distrutti o alterati. Ha esposto in numerosi contesti in Svizzera e all’estero, fra cui: ETH, Zurigo (2023); Huaguang Photography Art Museum, Quanzhou (Cina, 2023); IPFO Haus der Fotografie, Olten (2021); Photobastei, Zurigo (2020).

Miki Tallone ↘


(1968, Bellinzona) è cresciuta nel Sopraceneri e ha studiato grafica al Centro scolastico industrie artistiche (CSIA) a Lugano. La sua ricerca artistica si basa sull’esplorazione dello spazio e sulla raccolta di memorie private o collettive. Nel 2012 ha vinto lo Swiss Art Award e nel 2015 è stata selezionata per la collezione Cahiers d’Artiste di Pro Helvetia. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, fra cui: Museo d’Arte di Mendrisio; Parco Monte Verità, Ascona; Bex&Arts, Bex; Liste, Basilea; Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea, Genova; MA*GA Museo d’Arte Contemporanea, Gallarate; Montagu Bastion, Gibraltar UK - KmL, Lucerna; Haus für Kunst Uri, Altdorf; National Gallery of Iceland, Reykjaìk.

Peilian Li ↘


(1994, Beihai) è cresciuta tra la Cina e il Ticino e ha studiato Arti visive presso l'École Cantonale d'Art de Lausanne (ECAL). Nelle sue opere evita la logica ordinaria in favore di un'estatica esplorazione delle idee. Grazie alla pratica poetica e attraverso strumenti visivi trasforma spesso i sentimenti in scenari che si estendono nello spazio sotto forma di installazioni. Sperimenta anche con le diverse lingue ed espressioni che derivano dalle sue origini italiane, cinesi e svizzere. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, fra cui a: MASSIMO Space, Milano; Garage, Guadalajara (Messico); Egg-ZhDk Space, Zurigo; Vitrine 13, Renens.

Samuele Gabai ↘


(1949, Ligornetto). La sua pratica artistica poliedrica tra disegno, incisione calcografica e pittura è un unicum espressivo, fuori da schemi formalistici. Radicata nell’informale, persiste nella ricerca figurale di senso, liberato nel colore. I suoi lavori sono ricchi di riferimenti teologici, umanistici e filosofici, e il repertorio dell’immagine è evocativo. La sua opera, sostenuta da un apparato critico non comune, si trova in Musei e Collezioni pubbliche e private in Svizzera e all’estero. Le pubblicazioni bibliofile d’Arte calcografica sono state acquisite da importanti biblioteche: la “Nazionale Svizzera” a Berna, la “Cantonale” di Lugano e di Basilea, la “Deutsche Nationalbibliothek” di Francoforte, “l’Ambrosiana” di Milano. Tra i Mosaici si citano quello dell’Oratorio San Fermo di Campora (2016) e quello della Parrocchiale di San Giorgio a Coldrerio (2014).

Sandro Pianetti ↘


(1987, Zugo) vive e lavora tra Locarno e Lugano. Cresciuto nella Svizzera italiana, dopo aver ottenuto un Bachelor in Arti visive presso l’ÉCAL di Losanna, ha seguito un MAS in Interaction design alla SUPSI di Lugano. Nei suoi lavori scultorei e installativi indaga principalmente il rapporto fra essere umano e macchina, oltre a manifestare un interesse per i processi generativi e trasformativi, sia naturali sia artificiali, dei materiali impiegati. È tra i membri attivi dello off-space d’arte contemporanea Sonnenstube di Lugano. Ha esposto in numerose collettive fra cui: Espace libre, Bienne (2022); Premio Giovani Artisti, Spazio Officina, Chiasso (2022); La Rada, Locarno (2018); Sonnenstube, Lugano (2017).

Simonetta Martini ↘


(1961, Lugano) vive e lavora nel Malcantone. Le sue opere esplorano temi e linguaggi artistici spesso dimenticati, con tele esposte senza cornice che richiamano affreschi pre-rinascimentali. Durante gli anni 2000, il suo lavoro si è aperto al quotidiano e ai paesaggi silenziosi, caratterizzati da rare presenze umane o animali. Ha studiato e si è ispirata all'arte cinese antica, in particolare Shi Tao, per creare opere che esplorano paesaggi interiorizzati con una prospettiva fluida. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni istituzionali in Svizzera, quali: Collezioni d’arte della Confederazione a Berna; Musée cantonal des Beaux-Arts, Losanna; Museo d’arte della Svizzera italiana (Collezione dello Stato del Cantone Ticino e Collezione della Città di Lugano); Museo d’arte, Mendrisio.

Tristebacio Club ↘


è un duo artistico composto da Manuele Rezzonico e Nicola Martinelli (entrambi 1999, Lugano). Vivono e lavorano a Zurigo, dove frequentano il Bachelor presso la ZHdK. Attraverso le loro installazioni, spesso di grande formato, affrontano temi legati alla quotidianità della gioventù dell’era contemporanea. Il loro immaginario è surreale, caratterizzato da un’estetica malinconica che contrasta con l’approccio giocoso e ironico nella rappresentazione della similitudine fittizia tra sogno romantico, vita reale e le sue complicazioni. Tra le recenti esposizioni: Lokal-int, Bienne (2023); Foreverr, Coco Como (2023); Trust Fall, Toni Areal Zurigo (2022); Screensaver, Langsstrasse Kultur Zurigo (2021).

Viola Poli ↘


(1992, Brusino Arsizio), vive e lavora tra il Ticino e Ginevra, dove ha frequentato la HEAD. L’indagine sullo spazio industriale, urbano e quotidiano sono parte centrale nella sua ricerca artistica, focalizzando l’interesse soprattutto verso gli organismi resistenti alla dominazione umana e a tutte le forme di vita parallele, infinitamente interconnesse. Ricrea installazioni spaziali che rievocano degli ambienti pre o post apocalittici, lavorando con materiali eterogenei in continua trasformazione. Le sue opere sono state esposte a: Halle Nord, Ginevra (2023); Soul2Soul, Saules (2022); Espace Libre, Bienne (2022); TOPIC, Ginevra (2022).


Eventi


Inaugurazione

7.12
gio, dalle ore 18:00
gratuito


Out of me, inside you

Francesca Sproccati
9.12
sa, dalle ore 13:00 alle 17:00
gratuito

trasmessa anche in diretta su lumpenstation.art

Rottam–azione

Andrea Marioni
con Marko Miladinovic,
musiche Hervé T.
9.12
sa, dalle ore 17:30 alle 18:00
gratuito

trasmessa anche in diretta su lumpenstation.art

a cura di LAC Lugano Arte e Cultura:


Mimesis. A one to one performance

ideazione, progetto e performance
Elena Boillat

16.12
sa, dalle ore 11:00 alle 17:30
gratuito
dai 12 anni
entrata accessibile ad
un solo spettatore alla volta

“Hai mai passato più di 2 minuti davanti ad un’opera d’arte e ... provato a danzarla?”: partendo da questa domanda, Elena Boillat – artista indipendente attiva nell’ambito delle arti performative come interprete e creatrice poliedrica – si interroga sul connubio tra osservazione, relazione ed emozione, sui meccanismi alla base della visione percettiva di un’opera d’arte e su come questi influenzino la condizione del corpo posto di fronte ad essa.


Coreomedia

idea e regia
Ariella Vidach, Claudio Prati

13.01
Sa, ore 17:00
gratuito

La coreografa e danzatrice Ariella Vidach e il videoartista Claudio Prati – direttori artistici di AiEP – creano un lavoro ad hoc per La Regionale. L’intervento performativo di AiEP propone delle coreografie inedite site specific, inserite in un contesto spazio-temporale che espande le dimensioni del reale e colloca i danzatori e il pubblico in “soglia“. Uno spazio intermedio ibrido, al limite del confine tra realtà e virtualità, dove è possibile sperimentare nuove percezioni del corpo e dell’ambiente, relazionandosi con gli elementi che lo compongono così come con i soggetti che lo animano.


«E adesso…?» giornata di approfondimento per artist* e operatrici e operatori culturali

20.01
Sa, dalle ore 11:00 alle 18:00
gratuito

11:00—12:00

Fondazione Svizzera per la cultura Pro Helvetia, Martina Lughi, specialista incontri e iniziative globali e Ascanio Cecco, specialista arti visive e fotografia. Presentazione delle modalità di sostegno di Pro Helvetia nell’ambito delle arti visive e delle residenze artistiche e curatoriali, con annesso momento di discussione e Q&A.

13:45—15:30

Maricruz Peñaloza per PANCH—Performance Art Network Switzerland. Presentazione Network e Q&A (la presentazione e la discussione avverranno in inglese).

15:45—17:00

Giulia Walter per l’associazione Rights in the arts. Presentazione e slot disponibili per consulenze private.



16:45—17:45

Portfolio viewing con Alfio Mazzei (grafico e professore al CSIA). Tutt* sono invitat* a portare il loro portfolio (artistico, grafico, curatoriale, etc.) da sottoporre a un occhio esperto: grafica, impostazione, contenuto, possibilità di sviluppo, etc. sono alcuni dei temi che verranno analizzati insieme ad Alfio Mazzei.


Live performance

di Camilla Sparksss

27.01
Sa, ore 17:00
gratuito

Camilla Sparksss torna a La Regionale con una performance audiovisiva improvvisata sul tema della ciclicità, integrando dal vivo l’uso di endless grooves su vinile, sintetizzatori e spoken words. Artista multidisciplinare svizzero-canadese, dal 2013 si è esibita in oltre 400 spettacoli dal vivo in Europa, Nord Africa, Canada e Stati Uniti in locali, teatri e festival.

Prima edizione

11.12.2021—09.01.2022 ↘

Esposizione
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Artiste/i in mostra

Livio Bernasconi ↘


Livio Bernasconi (*1932, Muralto) ha studiato presso l’Accademia di Brera a Milano. Bernasconi esordisce la sua carriera artistica con uno stile di impronta neorealista, per poi passare progressivamente a una pittura astratta. La pratica artistica di Bernasconi è caratterizzata da una lunga e variegata ricerca pittorica incentrata sulla forma e sul colore, dove il segno resta autorefenziale, la scrittura pittorica precisa e spersonalizzata. Le sue opere sono state esposte in diversi contesti e regioni linguistiche della Svizzera, quali il Museum Haus Konstruktiv, Museo Villa dei Cedri, l’Aargauer Kunsthaus, Kunstmuseum St. Gallen.

Alan Bogana ↘


Alan Bogana (*1979, Faido) è un artista visivo nato in Ticino e che attualmente vive e lavora a Ginevra. Nel corso degli anni ha sviluppato una pratica artistica multiforme che comprende installazioni, sculture, media basati sul tempo, realtà virtuali e ologrammi. La ricerca di Bogana si concentra sul comportamento reale e speculativo della luce così come sull’emergere di forme e modelli organici per mezzo di processi tecnologici. I suoi lavori approfondiscono i ruoli di mediazione che le culture tecnoscientifiche svolgono nelle nostre percezioni, nella nostra comprensione della realtà e nella costruzione della nozione di natura. Ha completato un Diploma di Belle Arti con lode alla HEAD di Ginevra nel 2009 e una specializzazione in metodologie di ricerca artistica alla ZhDK di Zurigo nel 2013. Bogana ha ricevuto il Bally Artist Prize nel 2018 e il Pax Art Award nel 2019.

Aline D’Auria ↘


Aline d’Auria (*1982, Lugano) vive e lavora a Chiasso (CH) ed è diplomata come fotografa presso l’Ecole d’Arts Visuels di Vevey e la Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam, e poi come designer, con specializzazione in video, alla HEAD di Ginevra. Dal 2009 fa parte dell’associazione Svizzera per la fotografia contemporanea Near, nel 2015 è co-fondatrice dell’associazione culturale Grande Velocità con sede allo Spazio Lampo di Chiasso, dove collabora come curatrice. Nella sua ricerca artistica si interessa principalmente ai concetti di appartenenza e spostamento. Ha presentato la sua installazione video We are all going home all’undicesima Biennale desll’immagine di Chiasso (2019), alle Journées photographiques de Bienne e all’Algae Festival Como (2021). Tratto da quest’ultimo lavoro è l’omonimo libro appena pubblicato ed edito da Artphilein Editions.

Luisa Figini ↘


Luisa Figini (*1954, Mendrisio) ha studiato all’Ecole des Beaux-Arts di Bourges, (F) (1981-83), alla Haute Ecole d’art et Design di Ginevra (1998-2002) e all’ Università di Rovereto-Trento (I) (2008-09), ora vive e lavora in Ticino. A partire dagli anni '80 sviluppa una ricerca artistica caratterizzata da un rapporto intimo con la materia e da sperimentazioni con diversi media quali scultura, oggetti, installazioni multimediali, articolata intorno a tre assiomi fondamentali: l’oggetto, il corpo, la relazione. Figini ha esposto in Svizzera e all’estero in mostre personali e collettive in importanti sedi museali ed espositive quali il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, la Biennale dell’Immagine di Chiasso, il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona; il Kunstmuseum di Olten, il Musée des Beaux-Arts di La Chaux-de-Fonds, il Musée Jurassien des Arts di Moutier, il Palais de l’Athénée di Ginevra, la Villa Bernasconi di Lancy-Ginevra, il Centro Culturale Svizzero di Milano.

Luca Frei ↘


Luca Frei (*1976, Lugano) vive e lavora a Malmö, Svezia. La sua pratica interdisciplinare comprende l’installazione e la performance, così come il design espositivo e grafico. Ha tenuto mostre personali e collettive presso il Kunsthaus Glarus, la Bonner Kunstverein, la Malmö Konsthall, il National Museum of Modern Art di Kyoto, il Van Abbemuseum di Eindhoven, il Centre Pompidou di Parigi, il Bildmuseet di Umeå e il Moderna Museet di Stoccolma, tra gli altri. Le sue opere sono state esposte presso l’allora Museo Cantonale d’Arte di Lugano, la Haus der Kulturen der Welt a Berlino, la Tate Liverpool, The Drawing Room a Londra, M HKA a Anversa, CentroCentro di Madrid, e l’Azkuna Zentroa di Bilbao. Ha inoltre partecipato a diverse biennali, tra cui la Biennale Internazionale di Arti Grafiche di Lubiana, la Biennale del Cairo, la Biennale di Praga e la Biennale di Istanbul.

Giulio Gamba ↘


Nato in Ticino nel 1997, Giulio Gamba vive e lavora a Zurigo, dove nel 2021 consegue un bachelor alla ZHDK di Zurigo. La sua pratica pittorica nasce dal graffitismo, per arrivare ai lavori più recenti su tela intelaiata e non, assumendo così un carattere più tridimensionale. Ha esposto i diversi contesti tra i quali Carì Art Safari (2021), Ca’ Rezzonico Lugano (2019), “Zu Besuch” Group Exhibition at ZHDK (2019).

Lucas Herzig ↘


Lucas Herzig (*1988, Zurigo) affronta attraverso al sua produzione artistica temi quali le identità ibride e la creazione di nuovi miti. Spesso si avvale di estetiche di stampo archeologico, tornando indietro nel tempo per lavorare nel presente. Una delle caratteristiche principali del suo lavoro è la creazione di situazioni che non possono essere chiaramente collocate nella storia, sollevando così interrogativi sulla categorizzazione, l’attribuzione e l’appartenenza di questi manufatti. I suoi lavori sono stati esposti: Die Diele, Lokal-Int, larada, Kunst Halle Sankt Gallen, Sonnenstube, MASI.

Maya Hottarek ↘


Maya Hottarek (*1990, Chironico) vive e lavora tra Bienne e Basilea. Ha studiato all’Università di Scienze Applicate di Berna e all’Institut Kunst di Basilea. Il suo lavoro artistico interagisce con diversi media, tra cui la ceramica e il suono, e solitamente ruota intorno a un tema specifico. Un interesse fondamentale dell’artista risiede nell’articolare le complesse interazioni tra l’individuo, la società e l’economia, e cercare di mettere in relazione questi temi con i nostri bisogni fondamentali interrogandosi su come l’individuo, date tutte le possibilità che gli si presentano, possa affrontare la propria esistenza? La maggior parte delle sue opere funzionano come personaggi all’interno di installazioni. L’artista cerca, attraverso vari metodi, di filtrare la semplicità della vita quotidiana. Il suo obiettivo è quello di aprirsi a nuove realtà, mettendo in discussione la nozione di percezione. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, tra i quali Espace Libre Bienne, Lokal Int, CAN Neuchatel, Stiftung Binz39, Sonnenstube, Centre Pasquarte.

Kaspar Ludwig ↘


Kaspar Ludwig (Norimberga, 1989) ha ottenuto il bachelor presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e il master presso l’Hochschule für Gestaltung und Kunst di Basilea. Nel 2020 è finalista degli Swiss Art Awards e nel 2019 vince il premio Helvetia Art Prize; nel 2022 sarà in residenza a Tokyo con Atelier Mondial. Fra le mostre citiamo: I always do shadows to deform myself, Galleria Daniele Agostini, Lugano, 2020 (personale); The Sunrise Sings, Tarmak22, Gstaad, 2020; Far from comfortable, Helvetia Art Prize, Liste, Basilea, 2019 (personale); Dogs only fly in 3rd class, Nicolas Krupp, Basilea, 2019 (personale); Insonne, Sonnenstube, Lugano, 2019; Solidi Platoonici, la rada, Locarno, 2017.

Lisa Lurati ↘


Attingendo da una vasta palette di tecniche, che vanno dalla fotografia, al disegno, dalla cianotipia alla scultura ed il video, il lavoro di Lisa Lurati (*1989, Lugano) occupa uno spazio molto particolare. Uno spazio dove la pura estetica si mescola con il profondamente personale, dove le meditazioni esistenziali sono gettate nella mischia con l’assurdo ed il triviale, mantenendo lungo il percorso un profondo senso di umiltà e meraviglia nei confronti del mondo interiore come di quello di esteriore. Attraverso il suo lavoro mantiene significati e referenze in un costante stato di flusso, senza mai rivelare una singola interpretazione. Sta forse analizzando la relazione tra noi umani, il capitalismo globalizzato ed il nostro effetto sul pianeta Terra? Sta forse commentando l’assurdità di un piccolo sacchetto di plastica di fronte all’eternità? Oppure sta solo giocando, nella speranza di dare del senso a tutto questo casino?In ognuno dei casi è questa ambiguità che rende il suo lavoro ancora più seducente;respingendo la trappola del semplice «puntare il dito», crea spazio a molteplici interpretazioni e discussioni. Le sue opere sono state esposte al Centre d’art Contemporaine Yverdon, Photophorum Pasquart, la rada, Sonnenstube.

Aldo Mozzini ↘


Le creazioni di Aldo Mozzini (*1956, Locarno), spesso realizzate con materiali semplici - siano esse oggetti, installazioni o serie fotografiche - fanno spesso riferimento a situazioni e temi urbani. Il lavoro dell’artista indaga l’esperienza primaria dell’essere umano, il corpo, lo spazio e gli oggetti. La sua visione non è affermativa, calcolatrice o cinica, ma piuttosto una riflessione critica sul presente, caratterizzata da umorismo e autoironia, producendo a volte delle velate caricature. Lo straniamento che ne deriva non è fine a se stesso, ma piuttosto un rimando alla messa in discussione della realtà materiale che ci circonda. Le sue opere sono state esposte in diversi contesti, tra I quali troviamo Helmhaus Zürich, Castello di Jesago (MI), Kunstkammer Schlieren, Kunstmuseum Luzern, Kunsthaus Grenchen, Vebikus Kunsthalle Schaffhausen.

Flavio Paolucci ↘


La pratica artistica di Flavio Paolucci (*1934, Torre) ha origine nell’atto di osservare e di ascoltare. La cultura rurale della Val di Blenio, dove è nato nel 1934, ha influenzato il suo lavoro artistico in modo significativo, rappresentando il filo conduttore dei suoi lavori. La produzione di Paolucci si concentra oggi attorno all’utilizzo del la carta, del legno, della fuliggine e del bronzo. I suoi lavori sono stati esposti in molte istituzioni e in moltepilici contesti, fra cui possiamo trovare: Museo Civico Villa dei Cedri, Bündner Kunstmuseum, Musée Jenisch, Musée cantonal des beaux-arts.

Gregorio Pedroli ↘


Gregorio Pedroli (*1951, Sorengo) studia alla Kunstgewerbeschule di Basilea dal 1968 al 1970 e dal 1973 al 1977 all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si è diplomato in pittura. Vive a Sorengo e lavora a Lugano. Le sue ultime mostre personali sono: Museo Cantonale d’Arte (Ala Est) nel 2004, Museo d’Arte di Mendrisio nel 2008 e alla Fondation Louis Moret di Martigny nel 2013.

Noemi Pfister ↘


Noemi Pfister (*1991, Locarno) è nata e cresciuta a Locarno. Tra il 2014 e il 2017, ha studiato arti visive alla HEAD di Ginevra, specializzandosi in pittura. Nel 2018 si è trasferita a Basilea, dove tutt’ora vive e lavora e dove nel 2019 ha ottenuto un master in Contemporary Art Practice dalla HGK. Dopo il diploma, ha co-fondato PALAZZINA, un off-space e casa d’artista a Basilea, dove vive e organizza mostre in collettivo con altri artisti. Dal 2020 è co-curatrice e membro della giuria del premio PLATTFORM. Nella sua pratica artistica, attraverso i medium della pittura, del disegno e della scultura, si interroga sulla rappresentazione della figura dell’outsider, dell’emarginato, colui che viene considerato differente.

Giorgia Piffaretti ↘


Giorgia Piffaretti (*1989, Mendrisio) è un’artista multimediale. Attualmente lavora tra la Svizzera e Amsterdam, dove nel 2019 si è laureata alla Nederlandse Film Academy conseguendo il Master in Film “Artistic Research in and Through Cinema”. Il suo lavoro si basa su un particolare interesse per gli su archivi personali, partendo dall’osservazione di elementi quotidiani, quali oggetti, fotografie, disegni, video, etc. Questi fungono da punti di partenza per esplorare molteplici punti di vista e costruire narrazioni alternative. I suoi video essay, installazioni multimediali e lecture performance mirano a riconsiderare il significato e la percezione di singoli elementi e a inserirli in un contesto più ampio, creando così connessioni tra l’individuale e il collettivo. Spaziando tra arti visive e film, ha partecipato a diverse mostre e festival del film a livello internazionale ed é stata recentemente selezionata dalla città di Lugano (in collaborazione con SKK e Atelier Belgrad) per sviluppare un progetto a Belgrado.

Valentina Pini ↘


Valentina Pini (*1982, Ticino) vive e lavora a Zurigo. Affascinata dalle reazioni e dalle evoluzioni dei materiali, dall’alchimia e dalle esperienze fenomeniche, la pratica artistica di Valentina Pini si articola intorno alla percezione della materia. A suo modo, con un misto di umorismo e di rigore, l’artista accosta illusione e realtà. Le sue sculture mostrano visioni delicate e intricate di oggetti apparentemente quieti ed irrilevanti. Muovendosi su una linea sottile tra il riconoscibile e l’indeterminato, le installazioni, rigorose ed essenziali nella forma, permettono all’osservatore di meravigliarsi, grazie al loro potere trasformativo che volge gli oggetti quotidiani a nuovi e improbabili scopi. Il lavoro di Pini intreccia mezzi espressivi quali la scultura, l’installazione e il video e si colloca a metà strada tra la chimica e la magia, dove la creazione non è manifestatamente confessata ma semplicemente suggerita. Il suo lavoro è stato presentato agli Swiss Arts Awards 2021 e in novembre 2021 parteciperà alla Biennale di Arte Mediale di Santiago, Chile.

Viola Poli ↘


Viola Poli (*1992, Brusino Arsizio) è cresciuta a Lugano, continua i suoi studi dapprima in pedagogia e poi in arte presso la HEAD di Ginevra. Dopo un triennio in scultura e installazione, con un semestre di scambio a Lipsia, segue il master in pratiche artistiche contemporanee. Lo spazio industriale, urbano e quotidiano sono sin dall’inizio della sua carriera parte centrale nella sua ricerca artistica, ma è soprattuto nel corso dell’ultimo biennio che l’interesse per questi luoghi inizia a cambiare, ampliando il suo punto di vista e spostando il focus sugli organismi resistenti alla dominazione umana e a tutte forme di vita parallele infinitamente interconnesse. Il lavoro di Viola è un incontro di materie eterogenee, libere di continuare il loro ciclo di trasformazione, quasi impercettibile, seccando, ammuffendo, contaminandosi, trasformandosi. Tra finzione e realtà, si crea una certa ambiguità sulla materia e l’ambiente circostante: un ambiente pre o post apocalittico, una temporalità latente o frammenti di questi luoghi immaginari come reperti di un tempo passato.

Pascal Schwaighofer ↘


Pascal Schwaighofer (*1976, Locarno) vive e lavora tra Zurigo (CH), Ithaca (USA) e Marsiglia (FR). Si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Milano ed è al momento dottorando alla Cornell University, con una tesi sulle implicazioni politico-filosofiche dello sciame, della rete, della moltitudine, iconicamente incorporati nella “metafora dell’ape”. La pratica artistica di Schwaighofer si concentra su metafore e analogie di narrazioni, politiche, economie ed estetiche apparentemente non correlate. I suoi lavori sono stati esposti in diverse instituzioni in tutta Europa, tra le quali Center of Contemporary Art, Plovdiv, (BJ); Kunstmuseum Lucerne, (CH); MAGA museum, Gallarate, (IT); Aargauer Kunsthaus, (CH); Kolumba Museum, Cologne, (DE); Centre Culturel Suisse, Paris, (FR); Museo Cantonale d’Arte, Lugano, (CH).

Miguela Tamo ↘


Miguela Tamo (*1962, Poschiavo) è nata e cresciuta a Poschiavo e ha studiato scultura e pittura all’ Accademia di Belle Arti di Firenze, ora vive e lavora a Basilea. La sua pratica artistica si concentra principalmente su disegno e scultura, quest’ultima intesa come intervento tridimensionale che interferisce e ridefinisce lo spazio e viceversa. Durante la sua carriera, Tamo si è cimentata anche con progetti grafici, fotografici, video, e dipinti su tela. Nel corso degli ultimi dieci anni ha realizzato numerose istallazioni e sculture in argilla e porcellana, materiali che la affascinano perchè hanno la stessa immediatezza del disegno: ogni movimento o pressione delle mani o dei piedi vi lascia un’impronta. Da sempre affascinata dai grandi formati, lavorando con l’argilla e la porcellana ha cercato di superare l’ostacolo del piccolo formato imposto da questi materiali modellando centinaia e migliaia di pezzi che assemblati le hanno permesso di realizzare istallazioni e sculture di dimensioni estese. Sensualità, precisione, ambiguità, umorismo e poesia sono aspetti fondamentali per i lavori di Miguela Tamo. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, tra I quali Kunsthaus Langenthal, Bündner Kunstmuseum, Salone del Brunelleschi (IT).

Vera Trachsel ↘


Vera Trachsel (*1988, Berna) è cresciuta tra l’Emmental e il Ticino. Ha studiato Vermittlung von Kunst und Design alla HKB di Berna (BA), dove nel 2015 ha conseguito un master in Contemporary Arts Practice. Dal 2015 vive e lavora a Biel/Bienne. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali a nord e a sud delle Alpi, tra cui: Krone-Coronne (2021); Galleria Daniele Agostini (2020); Milieu (2018); Sonnenstube (2017); la rada (2017); Lokal-int (2015). Nel 2016 il suo lavoro è stato premiato con il Premio Kunstverein, nel 2018 con il Premio Manor del Canton Ticino e nel 2021 con l’Aeschlimann-Corti Stipendium.

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La Regionale – Mostra d ’arte della Svizzera italiana è un’iniziativa dell’Associazione Arte Contemporanea per la Svizzera italiana – ACXSI, costituita da Daniele Agostini, Giada Olivotto, Sibilla Panzeri e Sébastien Peter.

La Regionale è coprodotta con la Città di Lugano.

Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di contattare direttamente l’associazione ACXSI:


Organizzazione:
Associazione ACXSI
Via Agostino Soldati 4
CH—6900 Lugano

Amministratrici/tori:
Daniele Agostini
Giada Olivotto
Sibilla Panzeri
Sébastien Peter

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Grafica:
Niki Paltenghi

© La Regionale
Lugano, 2021


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